Sapa antichissimo dolcificante naturale
Qui su Gustotosto è dove si compra la Sapa. Ma cos’è e come si ottiene la Sapa? La Sapa o Saba si ottiene dal mosto fresco d’uva. Dopo la pigiatura dell’uva, il mosto ricavato viene messo a cuocere molto lentamente in un paiolo di rame o acciaio a fuoco diretto di legna o gas e a cielo aperto, quindi senza coperchio.
La Sapa è un antichissimo dolcificante naturale. La sua produzione e il suo uso si perdono nella notte dei tempi, pure Virgilio ne descriveva la produzione nella sua opera “le Georgiche” circa 40 anni prima della nascita di Gesu. E’ una specialità densa, dal sapore fruttato dolce e acido, con sentori di cottura, caramello, frutta cotta, fichi, ciliege e albicocche.
La preparazione della Sapa
Bisogna continuamente schiumare con una ‘ramina’ tutte le impurità che vengono a galla e dopo tante ore di lenta cottura. Quando il liquido si è ridotto di due terzi, la Sapa fresca è pronta. Per poterla apprezzare al meglio, ha bisogno di illimpidirsi in modo naturale col freddo intenso dei mesi invernali, infine viene imbottigliata.
La Sapa è un prodotto primario, non contiene ingredienti di nessun tipo e va conservata in frigorifero per evitare eventuali fermentazioni. Si conserva a lungo.
Dove si compra la Sapa
Qui su Gustotosto. La Sapa oggi è piuttosto difficile da reperire. La sua produzione è limitata perchè è difficoltosa e spesso la vendita non giustifica l’impegno nel farla, cosa che riduce la produzione tra le mura domestiche di qualche appassionato produttore locale.
Come si utilizza
Serve per preparare torte, tortelli al forno, fritti e crostate;
un tempo i bambini la versavano in un bicchiere pieno di neve e la gustavano come squisita granatina. I grandi la versavano in una tazzina piena di neve e la consideravano uno squisito sorbetto;
una volta si intingeva la polenta nella Sapa;
la Sapa si può spennellare sopra la ciambella o Bensone o Bursilan, prima di mettere a cottura nel forno. Verrà una bella crosta dorata e dolce;
si abbina a formaggi erborinati e piccanti come il Gorgonzola, a pecorini stagionati e al formaggio di Fossa;
con la Sapa si può ottenere una salsa calda ai frutti di bosco da mettere sul gelato alla crema, oppure sul fior di latte, oppure ancora sul gelato alla panna;
può essere consumata a cucchiaio, per attenuare i bruciori di stomaco;
per le pelli più delicate è possibile preparare un composto di acqua tiepida, menta piperita e sapa e mescolare gli ingredienti tra loro. Cospargere il viso con il preparato, tenere l’impacco per 20 minuti. La pelle risulterà liscia, nutrita e visibilmente luminosa;
Sapa e latte caldo: un ottimo coadiuvante per il mal di gola e per i malanni da raffreddamento;
Sapa e camomilla di campo è un buon rilassante e concilia il sonno;
compatibile con la celiachia.
Ulteriore approfondimento
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