Il fagiolo Bala Rossa appartiene ad un’antica varietà del Feltrino (BL), della famiglia dei Borlotti.
Fagiolo Bala rossa: caratteristiche
Il seme ha una pasta morbida e una buccia molto sottile dal caratteristico colore rosato con striature rosse da cui deriva il nome: ‘bala rossa’ nel dialetto locale significa infatti ‘palla rossa’. Il sapore è intenso, con leggere note di castagna, perfetto per la preparazione di creme, zuppe e minestre. Grazie alla sua buccia sottile il Bala rossa è altamente digeribile.
Cenni storici
E’ un agro-ecotipo molto pregiato, oggi ormai raro, anche se ancora discretamente rintracciabile tra le locali famiglie contadine. Citazioni sul fagiolo Bala rossa o Balìn di Feltre si ritrovano nel testo “Il possidente bellunese” di Antonio Maresio Bazolle, scritto tra il 1868 e il 1890. Questo documento offre uno spaccato dell’agricoltura di allora: ‘I fagiuoli sono il grano che dopo il sorgo turco ha la coltivazione più estesa nel nostro territorio e l’unico grano di esportazione’.
E tra i vari ecotipi descrive: ‘I fasoi balin o milanesi, appartengono alla razza dei rosset, perché sono rotondi e rossi come quelli, e perché prolungano molto i loro rami, per cui appunto come i rosset vengono seminati nei filari delle viti perché salgono e si appigliano su per esse o vengono loro date frasche a sostegno. Differiscono però dai rosset, perché ne sono un poco più grossi, non del tutto rossi, ma hanno striscie bianche, e perché hanno una scorza sottilissima, ed una polpa tenera, motivi questi sono ricercati e pagati con prezzo di favore.’
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